Il Consiglio Snpa si è riunito mercoledì 2 ottobre. All’ordine del giorno diversi argomenti, alcuni di rilievo strategico, altri di maggior rilievo tecnico.
Argomento più rilevante discusso è stata la proposta di definizione dei LEPTA (Livelli Essenziali di Prestazioni Tecniche Ambientali), che sono oggetto da alcuni mesi di un fattivo e costruttivo confronto con i settori tecnici del Ministero dell’Ambiente, in vista di una loro possibile prossima assunzione con DPCM – come previsto dalla legge istitutiva del Sistema. L’effettiva operatività di questo istituto, in qualche modo corrispondente ai Livelli Essenziali di Assistenza utilizzato da tempo nel Servizio Sanitario Nazionale, costituisce la premessa essenziale per le opportune valutazioni, anche in termini di finanziamento, per assicurare qualitativamente e quantitativamente standard di protezione ambientale omogenei su tutto il territorio nazionale.
L’altro tema al centro del dibattito è stato quello della revisione dell’assetto organizzativo del Sistema, fondato sui Tavoli Istruttori del Consiglio, i Gruppi di Lavoro e le Reti, al fine di apportare gli opportuni correttivi per semplificare un quadro abbastanza articolato, e assicurare una maggiore operatività ed efficacia.
Diversi poi i temi di rilievo tecnico trattati, tra i quali:
- Prendendo spunto dalla situazione del ghiacciaio sul Monte Bianco che in questi giorni ha avuto un grande rilievo sui media, si è deciso di costituire una task force che metta a sistema le attività svolte da diverse agenzie dell’arco alpino che da tempo svolgono attività di monitoraggio del permafrost, dei ghiacciai e della copertura nevosa (che è una voce prevista dal Catalogo dei servizi Snpa) e riguardo agli effetti dei cambiamenti climatici su di essi;
- E’ stata approvata una procedura di sistema per l’effettuazione delle istruttorie – a supporto del Ministero dell’Ambiente – in merito al danno ambientale (accertamento e quantificazione), in modo da rendere ancora più efficaci le sinergie fra Ispra e le Agenzie che operano sul territorio.
- Sono stati approvati gli indirizzi tecnici nei confronti delle agenzie che si devono esprimere in merito alle richieste di autorizzazione alla installazione di impianti per il 5G, in modo da uniformare la documentazione e i requisiti che si ritengono indispensabili per una valutazione adeguata.
- E’ stato approvato un decalogo per i progetti di citizen science che il Sistema potrà promuovere o ai quali parteciperà, sottolineando l’importanza di rendere i cittadini protagonisti del processo di produzione della conoscenza ambientale, ed al contempo fare in modo che i risultati di tali attività siano scientificamente attendibili e confrontabili con i monitoraggi effettuati dal Sistema.
- Si è illustrato lo stato di avanzamento del progetto per la costituzione della Rete dei Laboratori Accreditati, con centri di riferimento di eccellenza per analisi di alta gamma (diossine, amianto, fitofarmaci, ecc.), anche ai fini di ottenere finanziamenti dai fondi europei per la coesione.
- E’ stata aggiornata la situazione relativa alla proposta di istituzione da parte del Ministero dell’Ambiente, come previsto dalla normativa (art.16 DM 123/10), di una Scuola di specializzazione in discipline ambientali, per la quale è stata individuata la possibile sede a Castel Capuano (Napoli) al fine di favorire una maggiore presenza sul territorio delle istituzioni chiamate alla tutela ambientale.
- E’ stato fatto il punto sugli adempimenti in corso per rispondere ai compiti che il recente decreto FER1, in materia di incentivi agli impianti idroelettrici, ha assegnato al Snpa.
- E’ stato deciso di costituire una rete di esperti nel campo dell’attuazione di quanto stabilito dal GDPR (privacy).
- Si è preso atto dei documenti predisposti dalla Rete ‘Comunicazione e informazione’ sulle attività sinora svolte e sui prossimi impegni, con particolare riguardo alla bozza di Piano di Comunicazione Snpa 2020-2022, che saranno discussi nel Consiglio di fine novembre.